Oggi ti chiamerò a voce bassa
per non destare i sogni tuoi,
starò a guardare la litania
d’un dormire disturbato dai rumori della piazza.
Teheran giace riottosa ai piedi
degli Elburz e percote i Qajar.
Si chiede che donna non sia più d’offesa
Quando ti desterai Margherita
porteremo le nostre mani
ad unirsi ad altre mani
per la lotta che non cede passo