Categorie
Uncategorized

200

Oggi mi sento Margherita

irrorare le ciglia

di segrete pigrizie.

Morente il meriggio

d’un rosso opaco

spiana le flebili membra.

Vieni ad abitare

dove s’apre la laguna

dove i canali si fan più stretti.

Scendi con me i gradini

confondimi col volgo

ti ritroverò Margherita

tra le pieghe delle calli

Categorie
Uncategorized

199

Ho saputo dal rigattiere all’angolo

che hai impegnato i bracciali di corallo

non c’è legna per la stufa

non c’è pane non c’è vita Margherita.

Il fittavolo vuole il dovuto

il macellaio non fa più credito

I miei versi non sfamano che queste pagine stanche

Il tuo lavoro in stireria ti porta via

da me nei giorni di festa

nelle notti folte di sogni.

Non sia malanimo a muoverci

non ruberò ancora le elemosine

Categorie
Uncategorized

198

Oggi ti chiamerò a voce bassa

per non destare i sogni tuoi,

starò a guardare la litania

d’un dormire disturbato dai rumori della piazza.

Teheran giace riottosa ai piedi

degli Elburz e percote i Qajar.

Si chiede che donna non sia più d’offesa

Quando ti desterai Margherita

porteremo le nostre mani

ad unirsi ad altre mani

per la lotta che non cede passo

197

Ho trascorso tre giorni trepidante

a sussurrarti preghiere antiche

mentre tu filavi lenta il silenzio della seta

Sei dunque Margherita qui per me

o come me attendi del terzo giorno la venuta?

Più propizio sarà il ventre del sepolcro

se lo sfiorerai con le dita appena

Senza posa allora si riuniranno

foreste abbagliate di gente d’ogni dove

E noi, Margherita, danzeremo

-foglie sospinte-un fragoroso Alleluya

196

Non leggevamo forse Margherita

Mandel’stam quando cantava:

brucerò come una candela color pece

Così vorrei fosse per noi,

il nostro ardire arso dal tempo

farfalla morente e vivo spillo

tra le fanghiglie devastate

d’una pianura senza più contorni

Ricordi tutto questo Margherita?

La campagna mantovana,

il cielo stordito, un chiurlo che s’allontana