Nulla resta nella vendetta,
non i cocci, non le spoglie, non i presenti agognati attimi.
Perché dunque una posticcia giustizia?
Perché riversare odio in chi colpì ciò che a noi era più caro?
Perché non il cordoglio e il placido ritiro?
Rabbia, O rabbia che alimenti ma non sazi,
Rabbia che vuoi designar vincitori e vinti
Laddove non c’è che sconfitta.